Pëtr Il’ič Čajkovskij
BALLETTO DEL TEATRO ASTANA OPERA
Balletto in 2 atti e 4 quadri
Libretto di Vladimir Begicev e Vasilij Ghel’tzer
Coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov
Versione rinnovata
Nuova versione coreografica Altynai Asylmuratova da Marius Petipa e Lev Ivanov
Primo maître de ballet, Altynai Asylmuratova, Artista del popolo della Russia, Direttrice artistica del corpo di ballo del Teatro Astana Opera
Direttori d’orchestra, Arman Urazgaliyev / Abzal Mukhitdinov, Artista onorato del Kazakistan
Assistenti del Primo maître de ballet, Konstantin Zaklinsky, Artista onorato della Russia / Elena Sherstneva
Scenografia, Ezio Frigerio
Costumi, Franca Squarciapino
Assistente ai costumi, Arassel Dosmuratova
Luci, Vinicio Cheli
Proiezioni, Sergio Metalli
Supervisore musicale, Dolores Umbetaliyeva
Odette/Odile, Madina Basbayeva, Artista onorata della Repubblica del Kazakistan /Aigerim Beketayeva, Artista onorata della Repubblica del Kazakistan / Anel Rustemova / Assel Shaikenova
Siegfried, Olzhas Tarlanov / Yerkin Rakhmatullayev /Tair Gatauov, Artista onorata della Repubblica del Kazakistan
Rothbart, Zhanibek Imankulov / Arman Urazov
Il buffone, Bakhtiyar Adamzhan / Serik Nakyspekov / Beibarys Akarys
COMPAGNIA DI BALLETTO DEL TEATRO “ASTANA OPERA”
ORCHESTRA DEL TEATRO “CARLO FELICE”
Durata spettacolo:
Prima parte 67 minuti
Intervallo 25 minuti
Seconda parte 60 minuti
Totale due ore e 32 minuti
IL COMUNICATO STAMPA
Il capolavoro del balletto classico – “Il lago dei cigni” è stato composto da Ĉajkovskij nel 1875 su commissione della Direzione dei Teatri Imperiali di Mosca. “Il lago dei cigni” trae soggetto dalla favolistica popolare sulle fanciulle trasformate in cigno da un malefico sortilegio. Il principe Siegfried appare come salvatore di Odette, ma il suo tradimento, deciso dal fato, diventa una tragica colpa. Al ballo nel castello arriva Odile, incredibilmente somigliante a Odette, ma ammaliante e perfida, a differenza da vera Odette, dolce e timida. Anche tradendo il suo giuramento, Siegfried, in realtà, rimaneva fedele a Odette. Tuttavia, resosi conto dell’errore commesso il Principe ribadisce il suo amore, lottando contro il genio del male Rothbart.
Il lago dei cigni non è semplicemente un balletto classico: è il balletto classico per antonomasia. Incompreso al debutto (Teatro Bolshoi, 1877), è diventato, col tempo, l’emblema della danza sulle punte in tutù bianco. Al punto che la donna-cigno, con i suoi movimenti eleganti, flessuosi ed eterei è ormai l’icona stessa della ballerina classica.
Le origini della vicenda risalgono ad antichi racconti popolari russi e tedeschi incentrati sul mito della donna-animale, un genere molto amato nel romanticismo; e l’intreccio è ricco di risvolti psicoanalitici ancora attuali, come il conflitto tra Odette e Odile, il cigno bianco e il cigno nero, due metà della stessa figura “doppia”. Čajkovskij, uomo lacerato, non meno della principessa protagonista, nella musica del Lago mise tutto se stesso, trasfigurando in note i propri tormenti interiori, a cominciare dal famoso Leitmotiv, pieno di pathos, tragico e fatale.
Il Balletto del Teatro Astana Opera, nel proporre Il lago dei cigni al Teatro Carlo Felice, ha scelto la versione di Marius Petipa e Lev Ivanov del 1895, rivisitata da Altynai Asylmuratova: tra le tante che si sono succedute dall’800 a oggi, quella storicamente più importante, nonché la più durevole.
Prima rappresentazione: San Pietroburgo, Teatro Mariinskij, 15 gennaio 1895
Prima rappresentazione al Teatro Astana Opera: 8 marzo 2018
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