Lo schiaccianoci – dal 20 al 23 dicembre 2018

Pëtr Il’ič Čajkovskij

BALLETTO DEL TEATRO ASTANA OPERA

 

Coreografia, Yuri Grigorovich, Artista del popolo dell’Unione Sovietica, Eroe del lavoro socialista, insignito del premio Lenin e premio di Stato dell’URSS
Scene,  Simon Virsaladze, Artista del popolo dell’Unione Sovietica, insignito del premio Lenin e premio di Stato dell’URSS
Direttori d’orchestra: Arman Urasgaliyev / Abzal Mukhitdinov, Artista onorato del Kazakistan
Direttore artistico dello spettacolo e assistente al direttore della coreografia, Ruslan Pronin, Artista onorato della Federazione Russa
Assistente al direttore della coreografia,  Oxana Tsvetnitskaya (Federazione Russa)
Riproduzione scenografia,  Mikhail Sapozhnikov (Federazione Russa)
Costumi, Lyudmila Ius / Elena Netsvetaeva-Dolgaleva (Federazione Russa)
Luci, Alexey Perevalov (Federazione Russa)

Direttrice artistica della Compagnia di balletto del Teatro Astana Opera,  Altynai Asylmuratova, Artista del popolo della Federazione Russa

Orchestra e Coro di Voci bianche del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro di Voci bianche, Gino Tanasini

 

Clara, Madina Basbayeva/Aigerim Beketayeva/Anel Rustemova
Il Principe Schiaccianoci,  Bakhtiyar Adamzhan /Yerkin Rakhmatullayev/Tair Gatauov
Drosselmeyer , Ildar Shakirzyanov / Zhanibek Imankulov

 

Durata:
I atto 48 minuti
Intervallo 20 minuti
II atto 45 minuti

 

Il famoso balletto ispirato alla favola di E.T.A. Hoffmann “Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi” è conosciuto da tutti fin dall’infanzia e piace sia ai bambini, sia agli adulti. I piccoli sono attratti dagli splendidi giocattoli che prendono vita, dall’albero di Natale adornato da luci festive, dalla misteriosa figura del mago… Gli adulti sentiranno nella musica geniale di Ĉajkovskij non solo una felice armonia: Yuri Grigoroviĉ, affidandosi totalmente al compositore e alla sua partitura, ha trasformato la dolce favola in una riflessione filosofica sull’irraggiungibilità della felicità perfetta. Oltre a questo, è un racconto poetico sulla crescita dell’anima e sul presentimento d’amore. La protagonista, e insieme a lei anche i piccoli spettatori, inizia a capire, che dietro all’aspetto buffo dello Schiaccianoci si nasconde un cuore buono e coraggioso, mentre l’amore e la compassione per il giocattolo la portano all’incontro con un bel Principe. Anche se è solo un sogno…

Lo schiaccianoci debuttò il 5 dicembre 1892 al Teatro Marijinskij di San Pietroburgo, imponendosi, da allora, come uno dei balletti più amati di tutti i tempi. Merito della storia (tratta da un onirico racconto di E.T.A. Hoffmann), che approfitta dell’atmosfera favolistica tipica del Natale per raccontare le paure e i sogni dell’infanzia, costellati di topi spaventosi, un Principe salvatore e un regno dei dolciumi, la terra della felicità nell’immaginario infantile. Ma l’eterno successo de Lo schiaccianoci è dovuto anche alle musiche, colorate di timbri fatati e di una perfezione e una trasparenza mozartiane. Mai come in questa partitura, per molti aspetti neoclassica, Čajkovskij è stato così elegante e raffinato, e al tempo stesso immediato e popolare. La danza cinese, quella araba, il valzer dei fiori:  sono brani che tutti conoscono, anche senza saperlo.

Il Balletto del Teatro Astana Opera presenta al Teatro Carlo Felice il classico balletto di Natale nella storica versione del leggendario coreografo russo Yuri Grigorovich, recentemente festeggiato e celebrato in patria in occasione del suo novantesimo compleanno.

Prima rappresentazione: Mosca, Teatro Bolšoi, 12 marzo 1966
Prima rappresentazione al Teatro Astana Opera: 25 dicembre 2014

IL COMUNICATO STAMPA

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