Giuseppe Verdi
Direttore d’Orchestra, Francesco Ivan Ciampa (6, 9, 10, 12) – Dorian Wilson (22, 23, 27, 29)
Regia, Rolando Panerai
Regista assistente, Vivien Hewitt
Costumi, Regina Schrecker
Luci, Luciano Novelli
Coreografie, Giovanni Di Cicco
Nuovo allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice
da un’idea di Rolando Panerai
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Franco Sebastiani
Personaggi e interpreti principali
Rigoletto Leo Nucci – Amartuvshin Enkhbat – Giovanni Meoni
Gilda Maria Mudryak – Leonor Bonilla – Sophie Gordeladze
Duca di Mantova Antonio Gandía – Massimiliano Pisapia- Celso Albelo
Sparafucile Dario Russo – Mihailo Šljivić
Maddalena Anastasia Boldyreva, Kamelia Kader
per i cast vedere le singole date
Durata dello spettacolo:
-Primo atto 65 min.
-Intervallo 25 min.
-Secondo atto 35 min.
-Intervallo 20 min.
-Terzo atto 35 min.
Totale 3 ore circa. I tempi sono indicativi.
Rigoletto
Miei signori… Ah perdono, pietate…
Al vegliardo la figlia ridate…
Ridonarla a voi nulla ora costa,
Tutto il mondo è tal figlia per me.
Rigoletto, Atto II
Un classico del melodramma, talmente familiare, ormai, che si corre il rischio di non coglierne più l’audacia. Rigoletto è, certo, l’opera di “La donna è mobile”, “Questa o quella, per me pari sono”, “Bella figlia dell’amore”, pagine popolarissime, ma è anche uno dei titoli più scabrosi nella storia del melodramma, che la censura cercò in ogni modo di ammorbidire e rendere più presentabile. Verdi fu irremovibile e Rigoletto fu quello che ancora è oggi fin dalle prime recite, che entusiasmarono il pubblico e scandalizzarono la critica: un’opera con protagonisti un vecchio deforme, un killer, una fanciulla innocente rapita, violata e infine uccisa e chiusa in un sacco da cronaca nera. Situazioni estreme e dinamiche psicologiche ancora attuali che la musica estrinseca con pienezza e verità: il rancore del diverso emarginato e deriso, la scissione non risolvibile tra padre amorevole e buffone cinico, gli impulsi incontenibili di un giovane dongiovanni nostrano, il ritrovarsi vittima quando si voleva essere carnefice. E un vecchio che piange, come mai aveva pianto e mai più piangerà in musica. La regia di Rolando Panerai è il frutto dell’esperienza di uno dei più grandi baritoni del nostro tempo, interprete memorabile di Rigoletto.
Il comunicato stampa del cambio cast S. Gamberoni/ S. Gordeladze
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