Don Quixote – giugno 2018

 

Don Quixote

Ludwig Minkus
Teatro Accademico Statale dell’Opera e del Balletto
“Rudolf Nureyev”
(Ufa, Bashkiria, Federazione Russa)
Libretto di Marius Petipa, nella redazione di Yuri Grigorovich
Coreografia  M. Petipa, A. Gorski, nella redazione di Yuri Grigorovich
Scene e costumi, Valery Levental
Maîtres de ballet repétiteurs: Yuri Vetrov e Vasily Vorokhobko

Direttore d’Orchestra, German Kim
Orchestra  del Teatro Carlo Felice

Personaggi e interpreti

Kitri, Valeria Isaeva (14,16 pomeridiana, 17) –  Sofia Gvrjushina (15, 16 sera)
Basilio, Rustam Iskhakov
Don Quixote, Jan Valeev
Espada, Ildar Maniapov
Sancho, Sarian Suleimanov
Danzatrice di strada, Sofia Dobrakhvalova
La Regina delle Driadi, Razilia Murzakova (14,16 pomeridiana, 17) –  Amina Khalikova (15, 16 sera)
Amor, Alisa Alaxeeva
Mercedes, Sofik Khachatrjan
Gamache, Rinat Abushakhmanov
Lorenzo, Vjacheslav Zhuravlev
La Tzigana, Anna Tzertzavadze
Il Padrone della Taverna, Arslan Asfatullin
La Moglie di Lorenzo, Albina Usmanova

 

 

 

 

 

 

 

 

Il comunicato stampa n. 1
Il comunicato stampa n. 2

 

Durata del balletto: 128326_max_900_1200_imex-la-volpe-11325-orologio-e-don-chisciotte-sancho-374-x-312-mm

-Primo atto 40 minuti
-Intervallo   20 minuti
-Secondo atto  45 minuti
-Intervallo  20 minuti
-Terzo atto 30 minuti
Totale 2 ore e 35 minuti circa

Don Quixote

NOTA STORICA
La prima del balletto andò in scena il 14 dicembre 1869 a Mosca, presso il Teatro Bolshoy, con la
coreografia di Marius Petipa, che trae ispirazione dal celebre romanzo di Miguel Cervantes. In
realtà, come spesso accade per i balletti del repertorio accademico, il riferimento alla fonte
letteraria costituisce solo un pretesto per narrare la vicenda amorosa di Kitri, figlia dell’oste e da
questi promessa in sposa al nobile Gamache e Basilio, un giovane barbiere di cui la ragazza è
innamorata. Il Cavaliere Triste è qui una figura quasi marginale rispetto alla centralità dei due
innamorati. Ricco di danze, allegre e varie, nonché di caratteri scenici brillanti, questo balletto ha
dimostrato un’inesauribile vitalità, rinnovandosi di volta in volta con allestimenti e riletture nuove
e diverse che lo hanno mantenuto al passo con i gusti artistici e estetici delle diverse epoche.
Ripreso dallo stesso Petipa, nel 1871 il balletto viene presentato al Teatro Marinski di San
Pietroburgo in una redazione monumentale di 5 atti e 11 quadri, ridotta a soli tre atti nel 1887 dal
coreografo Andrei Bogdanov per il Teatro Bolshoy. Occorrerà attendere il 1900 per rivederlo in una
nuova versione in tre atti, firmata e presentata da Alexandr Gorsky a Mosca, più snella nonostante
l’introduzione di nuove danze, tra cui il fandango del terzo atto, su musica di Eduard Nápravník.
Viene attribuito maggior risalto, inoltre, ai ruoli di Mercedes, della Danzatrice di Strada e della
Regina delle Driadi.
A parte successivi allestimenti, tra cui uno ad opera di Fiodor Lopukhov nel 1923, il balletto viene
ulteriormente modificato nel 1940, da Rostislav Zakharov, allora coreografo principale del Teatro
Bolshoy, che, tra l’altro, aggiunge al quadro della Taverna una nuova danza, la Giga, su musica di
Vasili Soloviov-Sedoi, mentre, sempre nel secondo atto, viene inserita la Danza Zingara, su musica
del compositore Valeri Zhelobinsky, coreografata in precedenza da Kasyan Goleizovsky. Questa
versione rimarrà sulla scena del Bolshoy fino alla nuova redazione di Yuri Grigorovich, tuttora in
repertorio nel celebre Teatro moscovita.
Questa redazione di “Don Quixote”, quindi, non è una coreografia originale di Grigorovich, ma
una rilettura, in chiave attuale, delle coreografie originali di Marius Petipa e Aleksandr Gorsky e
delle successive modifiche apportate. “Don Quixote” è probabilmente uno dei balletti più radiosi
e allegri di tutto il repertorio classico; in sintonia con questa caratteristica, la redazione che Yuri
Grigorovich ha concepito è piena di frizzante energia, con quelle soluzioni creative e quegli
approcci tecnic che sono propri soltanto a Grigorovich.

SINOSSI
PROLOGO
Don Quixote hidalgo spagnolo, grande lettore di romanzi cavallereschi, è immerso nel magico
mondo dei sogni e vittima di allucinazioni. Decide di mettersi in cammino per rendere onore,
attraverso grandi imprese, al nome della bella Dulcinea che ha eletto al rango di “signora del suo
cuore”. Sceglie come scudiero il grasso Sancho Panza, uomo dotato di una mente da contadino e di
un umorismo sobrio.
PRIMO ATTO
Su una piazza di una cittadina spagnola presso la taverna di Lorenzo si raduna una moltitudine
festosa e, con essa, l’allegra ed esuberante Kitri, figlia del padrone della taverna, il barbiere Basilio,
suo spasimante. Lorenzo, il padre di Kitri, non vede di buon occhio il povero pretendente di sua
figlia, preferendogli il ricco nobiluomo Gamache, anch’egli invaghito della figlia.
La folla saluta la Danzatrice di Strada ed il torero Espada. Nel bel mezzo del divertimento, sulla
piazza compaiono Don Quixote ed il suo scudiero, fra lo stupore generale. Don Quixote decide
che Lorenzo è proprietario di un castello cavalleresco e lo saluta con rispetto. Il padrone della
taverna lo invita a sedersi al tavolo. Le ragazze si fanno intorno al grasso Sancho e lo scherniscono.
Don Quixote invece scambia Kitri per la splendida Dulcinea, ma Kitri nel frattempo se la svigna
con Basilio. Lorenzo, Gamache e Don Quixote decidono di partire alla ricerca della fanciulla.
SECONDO ATTO
Primo Quadro
“L’Accampamento Zingaro”
Lungo la strada, Kitri e Basilio trovano un accampamento zingaro, dove, subito dopo di loro,
giungono Don Quixote e Sancho. Un vecchio zigano, proprietario del teatrino delle marionette, li
invita a vedere lo spettacolo. Don Quichotte segue con agitazione la rappresentazione,
nuovamente perseguitato dall’immagine della bella Dulcinea… Dimenticando che si tratta di un
teatro, si precipita, con un’arma tra le mani, a proteggere la dama del suo cuore.
Gli zingari fuggono terrorizzati, mentre Sancho cerca invano a calmare il suo signore. Alla fine cade
inginocchio, alzando disperatamente le mani al cielo.
Don Quixote è nuovamente in preda alle allucinazioni.
Secondo Quadro
“Le Allucinazioni di Don Quixote. Il Giardino Incantato di Dulcinea”
L’esausto Don Quixote è immerso in un sogno. Ora si trova in un giardino fantastico, nel Regno
delle Driadi, tra le quali gli appare ora Kitri, ora la bella Dulcinea.
Sancho ritrova e sveglia il suo padrone e i due proseguono il loro cammino.
Terzo Quadro.
“La Taverna”
Kitri e Basilio si nascondono in una taverna, ma vengono scovati da Lorenzo, Gamache e Don
Quixote. Lorenzo vuole immediatamente annunciare il fidanzamento di Kitri con Gamache, ma,
come concordato con Kitri, Basilio finge il suicidio.
Kitri singhiozza sul corpo del suo amante. Don Quixote, indignato, rimprovera Lorenzo per la sua
durezza di cuore e, minacciandolo con l’arma, lo costringe ad accettare il matrimonio della figlia
con il barbiere “morto”. Basilio, non avendo più bisogno di fingersi morto, salta i piedi.
TERZO ATTO
“Le Nozze di Kitri e Basilio”
Sulla piazza della città, dove hanno luogo i festeggiamenti nuziali, arrivano Don Quichotte e
Sancho. Tutti si divertono e ballano, gareggiando tra loro in agilità e bellezza. Gli sposi Kitri e Basilio
ballano con grazia, fascino e amore.
Quindi, augurando felicità agli sposi, Don Quixote e Sancho si congedano dai protagonisti della
festa.
EPILOGO
Il nobile hidalgo don Quixote e il suo fedele scudiero Sancho Panza, al suono della tromba, si
incamminano verso nuove imprese.
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