W.A. Mozart: Musica per fratelli – 10 marzo 2018 h. 20.30

 

Sabato 10 marzo 2018 GOI
ingresso libero

Introduzione

Il repertorio massonico costituisce un momento centrale nella produzione di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791).

Se nei primi anni il fanciullo prodigio sembrava limitarsi a soddisfare le richieste di un mecenate “misterioso” con cui aveva contatti occasionali, come accade ad esempio nel caso del Lied O heiliges band KV 148 (125h), le cose cambiano con il definitivo ingresso nell’ordine avvenuto a Vienna nel dicembre del 1784. Da quella data, infatti, sembra cambiare anche l’intero linguaggio mozartiano, così come lo stesso destino del repertorio massonico.
Mentre agli esordi della Massoneria cosiddetta speculativa la musica era considerata un semplice, ma apprezzato abbellimento del lavoro rituale, con l’apporto di Mozart essa assume caratteristiche e canoni propri, secondo procedimenti armonici caratteristici e definiti in modo sistematico ed inequivocabile. Così facendo, la musica diviene un linguaggio capace di tradurre la simbologia in un’esperienza sonora unica ed irripetibile. Senza dubbio fondamentale in questo contesto il Lied Gesellenreise («Die ihr einem neuen Grade») KV 468, che Mozart scrisse ed eseguì personalmente nella loggia viennese zur wahren Eintracht per il passaggio a compagno d’arte per proprio padre Leopold (1719-1787). La breve composizione di tre strofe apparentemente semplici, sottopone una ricchezza di contenuti capaci di dare un’indiscutibile unità di intenti alla scrittura musicale capace di acquistare simmetrie da mettere in relazione agli insegnamenti della massoneria illuministica. In questo modo, grazie anche alla circolazione internazionale delle sue composizioni, Mozart diviene un modello vincolante ed imprescindibile per tutti i compositori che si sono occupati di musica massonica anche a grande distanza di tempo.

Un’ulteriore curiosità è rappresentata dal brano An die Stärke KV620/20 qui eseguito in prima assoluta moderna che è una rielaborazione del 1793 dell’aria di Papageno «Ein Mädchen oder Weibchen» del Flauto magico. In questo caso si nota un ulteriore e particolare aspetto del repertorio massonico, così come essa si è delineato alla fine del Settecento e consistente nella rielaborazione di arie note che venivano ritestualizzate e rese adeguate alle diverse esigenze dei lavori di loggia. Grazie a questo procedimento, molti brani celebri di natura profana sono stati “travestiti” di nuovi contenuti subendo un processo di nobilitazione sotto il profilo contenutistico ed estetico. Un simile aspetto offre anche l’occasione per riflettere sul complesso ed ampio (e spesso discusso) concetto di Musica massonica e relativa prassi. Concetto che si amplia con il Trio per violino, violoncello e pianoforte KV 542 composto da Mozart per il fratello Puchberg che generosamente sostenne e finanziò il compositore di Salisburgo. L’inconsueta scelta della tonalitá di Mi magg. (con quattro diesis in chiave), fa pensare ad un messaggio “segreto” tra fratelli, forse un’allusione ai quattro elementi. Sebbene esclusivamente strumentale il brano, per le particolari circostanze in cui esso è stato concepito, può essere considerato un raro saggio di musica massonica strumentale.

g.for.

Programma
W. A. Mozart: Musica per fratelli

An die Freude KV 53 (47e) / Johann Peter Uz
O Heiliges Band KV 148 (125h) / Ludwig Friedrich Lenz
Gesellenreise KV 468 / Franz Joseph Ratschky
An die Stärke KV 620/20 / Ludwig Christoph Hölty [prima esecuzione in tempi moderni]

Trio KV 542 per violino, violoncello e pianoforte

Erlendur Tor Elvarsson (tenore, R. L. von Gumer – Bolzano)
Marcello Defant (violino, R. L. F. Filos – Trento)
Roberto Trainini (violoncello, R. L. Castrum majense – Merano)
Piero Barbareschi (pianoforte, R. L. Lord Byron – La Spezia)
Giacomo Fornari (relatore, R. L. von Gumer – Bolzano)

Erlendur Tor Elvarsson (tenore)
La passione per il belcanto l’ha fatto intraprendere una varia attività concertistica e operistica che l’ha visto esibirsi su diversi palcoscenici in Italia e nell’Europa del Nord. Nel 2004 e 2005 ha vinto il concorso del Laboratorio dell’Opera Nazionale Islandese e del Conservatorio dell’Arte islandese. Dal 2008 risiede in Italia dove ha studiato tra gli altri con V. M. Brunetti, G. Giacomini e S. Anselmi.  Ha collaborato con vari direttori d’orchestra come, tra gli altri, M. De Prosperis, R. Manfredini e K. Kopecky. Dopo gli studi in patria, si è brillantemente laureato in canto presso il conservatorio C. Monteverdi di Bolzano con G. Di Raco e ha discusso una tesi dedicata all’ultimo anno di Mozart (rel. G. Fornari). Attualmente, sta effettuando il Dottorato di ricerca in musica presso il Mozarteum di Salisburgo.

Marcello Defant (violino)
Allievo di Ruggiero Ricci, Salvatore Accardo e Franco Mezzena, ha suonato come solista o come membro di formazioni da camera o orchestre nelle sale più importanti del mondo: Carnegie Hall (New York), Royal Albert Hall (Londra), Salle Messiaen (Parigi), Konzertgebouw (Amsterdam), Beethovenhalle (Bonn), Tokyo Bunka Kaikan, Teatro Colon (Buenos Aires) e tante altre. Ha collaborato come primo violino di spalla o come prima viola con importanti orchestre quali l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Internazionale d’Italia, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, L’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’orchestra Filarmonia Veneta, l’Orquesta Ciudad de Granada e ha suonato sotto la bacchetta di nomi quali Leonard Bernstein, Lorin Maazel, Carlo Maria Giulini, James Levine etc. Oltre ad insegnare in diversi conservatori italiani (Padova, Milano, Ferrara) tiene corsi di perfezionamento in Italia, Spagna (Jimena de la Frontera), in Francia (Moulin d’Andè, Cratoule) in Cina (università di Kunmin). Ha inciso CD come solista per le case discografiche SarxSan Paolo AudiovisiviPhoenix, Symposium, per la tedesca Antes Concerto e la spagnola Opera Tres.

Roberto Trainini (violoncello)
Ha iniziato a studiare violoncello con lo zio Saverio Loiacono, primo violoncello all’opera di Montevideo e si diploma al Conservatorio di Bari sotto la guida di Vincenzo Caminiti. Già durante gli studi è stato vincitore di numerosi concorsi internazionali. In Svizzera si perfeziona con Radu Afulescu, Igor Oistrakh e Yehudi Menuhin e nel 2003 si diploma con il massimo dei voti e “summa cum laude” alla Hochschule für Musik di Amburgo nella classe di Wolfgang Mehlhorn. Il suo repertorio spazia dalla musica barocca su strumenti originali alla musica contemporanea; importante in questo senso la collaborazione con Zofia Gubaidulina.
Autore di numerose incisioni particolarmente apprezzate dalla critica, si afferma anche come trascrittore, arrangiatore e rielbarotare. Dopo ulteriori affermazioni in campo internazionale nelle vesti di solista, entra a far parte di numerosi ensemble esibendosi con celebri musicisti come Jörg Demus, Elliot Fisk, David Geringas, Karl Leister etc. nelle più prestigiose sale del mondo.
Dal 2012 Roberto Trainini è professore di violoncello presso il Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano, presso L’AAF di Città del Messico e tiene numerose masterclass in Europa ed in America.

Piero Barbareschi (pianoforte)
Nato alla Spezia, ha studiato pianoforte con M. Del Vecchio e clavicembalo con A. M. Pernafelli, diplomandosi con il massimo dei voti presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Interessato alle più diverse forme d’espressione artistica, svolge attività come solista ed in varie formazioni da camera esibendosi con solisti prestigiosi fra cui C. Rossi, F. Mezzena, Th. Schrott, M. Ancillotti e S. Kelling, nelle più importanti città italiane ed all’estero (Francia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Stati Uniti), ospite d’importanti istituzioni e Festivals. Ha collaborato con diverse orchestre fra cui la Sammartini di Milano, I Filarmonici di Torino, l’Orchestra da camera di Fiesole, i Virtuosi di Praga, Salzburg Chamber Soloists, la Jugendsinfonieorchester di Potsdam, I Filarmonici di Verona, l’Orchestra Internazionale d’Italia etc. con vari direttori fra i quali R. Barshai, G. Garbarino, F. M. Sardelli e D. Fasolis. Ha effettuato registrazioni per la RAITV inciso per Nuova Era, Dynamic, Brilliant Classics e altre con diverse prime assolute. Iscritto all’albo dei giornalisti come pubblicista, si occupa di divulgazione musicale con ascolti guidati, conferenze, articoli. Fa inoltre parte della redazione di Gothic Network (www.gothicnetwork.org), il portale italiano di recensioni artistiche, occupandosi di critica discografica e concertistica.

Giacomo Fornari (relatore)
Giacomo Fornari ha studiato musicologia all’Università di Pavia, dove si è laureato nel 1991 con 110 e lode con una tesi di laurea su Mozart. Successivamente ha studiato con L. Finscher all’Università di Heidelberg e con M. H. Schmid all’università di Tübingen dove, nel 2004, ha conseguito il Dottorato di ricerca con la dissertazione: Instrumentalmusik in der «nation chantante»: Theorie und Kritik eines Repertoires im Zerfall (ed. Schneider, Tutzing 2012). Ha tenuto relazioni presso diversi congressi in Europa, America e Giappone.
È autore di numerosi libri e studi dedicati a Mozart ed è collaboratore di lessici prestigiosi e riviste specializzate. È stato attivo come professore ospite presso diverse università come Tokyo, Mosca (State University), Essen (Gesamthochschule), Pavia, Perugia, Parigi (Sorbona 4) e Libera università di Bolzano. Dal 2004 al 2012 è stato presidente dell’Istituto musicale in lingua italiana A. Vivaldi di Bolzano. Dal 2012 è membro dell’Akademie für Mozartforschung presso la Stiftung Mozarteum di Salisburgo. Collaboratore di RAI-Radio1, è ordinario di Drammaturgia musicale e Storia del teatro musicale presso il Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano di cui è attualmente direttore.