Paolo Conte – 23 febbraio 2019 h. 21.00

50 years of Azzurro

 

Azzurro uscì nel ‘68, Maggio francese: «L’avevo scritta un anno prima — ricorda Conte —. I ragazzi della contestazione erano più giovani. Io già lavoravo in ufficio. Celentano era l’interprete ideale, se l’avessi cantata io, non la conoscerebbe nessuno. C’era chi voleva diventasse inno nazionale: da autore mi avrebbe fatto piacere, ma avrei detto no. Mai voluto lanciare messaggi con le canzoni. Sono bozzetti di vita».

L’aria è di chi sa scherzare con se stesso: «Vengo da una famiglia di notai. Sono stato avvocato civilista. Provo qualche nostalgia, nelle notti insonni ancora m’arrovello. È un bel successo, quando da legale regali la libertà. Dopo una canzone al massimo oscilli nell’aria. Nella vita ho lavorato tanto, mi sono appassionato tanto, ho scritto tanto. Di notte, nella solitudine e nell’oscurità. Giudice unico dei miei brani. Con i francesi li ho definiti confusion mentale fin de siècle. Sono soddisfatto, pur sentendomi un trifoglio in un campo di quadrifogli».

Paura, a 81 anni, della vecchiaia? «Sono del Capricorno, ho un rapporto teso con il tempo. Ma non è solo la gioventù la stagione migliore. Nutro speranze nella tecnologia: non nei cellulari, che non uso, ma nella medicina». L’Italia? «Buona fortuna». Sanremo di Baglioni? «A vederlo tutto di seguito non ce l’ho fatta. Se avessi un brano giusto non lo porterei lì. Non amo il rischio, né le gare».

Lo spettacolo è SOLD OUT

I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Carlo Felice e sui circuiti in line
PREZZI
Poltronissima file 1-8 centrali € 98,90
Poltrona file 1-17 € 86,25
Poltrona file 18-32 € 69,00
Palchi € 49,45
Prima Galleria  file 3-8 € 49,45
Seconda Galleria  file 1-2 e balconate (ridotta visibilità) € 39,10