Concerto n. 3 – 25 ottobre 2019 ore 20.00 – Mengla Huang

OMAGGIO A PAGANINI

Mengla HuangDirettore  e  Violino Solista
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Antonio Vivaldi
Le quattro stagioni op.8

Astor Piazzolla
Cuatro Estaciones Porteñas

Il Comunicato stampa

 

 

 

 

 

 

 


Durata del concerto:

 1ª parte
Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni op.8 45 minuti
Intervallo 20 minuti
2ª parte Astor Piazzolla, Cuatro Estaciones Porteñas 30 minuti
Totale 1 ora e 35 minuti circa.
I tempi sono indicativi.


Venerdì 25 ottobre h 19.00 Sala Paganini:
presentazione del concerto  a cura del M° Mengla Huang
Ingresso riservato agli spettatori del concerto
in collaborazione con

 

 

 

 


Mengla Huang

È uno dei violinisti più attivi del nostro tempo. La sua tecnica brillante e le sue interpretazioni uniche hanno affascinato il pubblico in Asia, Europa e Nord America.

Nel 2002 ha vinto il primo premio al prestigioso Concorso internazionale di violino Paganini, dove è stato anche insignito del premio Memorial Renato De Barbieri per la migliore interpretazione dei capricci di Paganini e del premio in memoria di Mario Ruminelli.

Huang è nato nel 1980 a Shanghai e ha iniziato a studiare violino all’età di 4 anni. Ammesso al Conservatorio di Shanghai a 8 anni, il suo raro talento è stato riconosciuto dalla professoressa Lina Yu, con la quale ha continuato a studiare. Nel 2006 ha conseguito il master e è diventato il più giovane membro della facoltà di Shanghai del Conservatorio di musica. Nel settembre 2006 si è trasferito a Londra e ha intrapreso ulteriori studi con il professor Gyorgy Pauk presso la Royal Academy of Music. Huang ha lavorato come solista con molte delle migliori orchestre del mondo tra cui la Bamberg Symphony Orchestra, la Radio Symphony Orchestra di Stoccarda, la Luxembourg Philharmonic Orchestra, la Danish National Symphony Orchestra, la German National Philharmonic, la Norrköping Symphony Orchestra, la Nice Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra, la Tokyo Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di Giappone, Orchestra Filarmonica di Kyoto, Orchestra Filarmonica di Osaka, Orchestra Sinfonica di Sendai, Orchestra Filarmonica di Hong Kong, Orchestra Sinfonica Nazionale Cinese, Orchestra Sinfonica di Shanghai, Orchestra Sinfonica di Singapore. Si è esibito con direttori come: Neeme Jarvi, Edo de Waart, Jonathan Nott, Henrik Schaefer, Muhai Tang, Nicola Luisotti, Jia Lu, Ryusuke Numajiri, Thomas Dausgaard, Tovey Bramwell. Nell’ottobre 2006 è stato invitato a esibirsi per la regina danese nel Palazzo di Fredensborg in Danimarca, ed è stato molto elogiato dalla Royal Court danese. Nell’aprile del 2007 ha debuttato a New York alla Alice Tully Hall, al Lincoln Center e al debutto a Boston alla Jordan Hall. Oltre al premio Paganini, i premi che ha ricevuto includono la medaglia d’oro e il premio pubblico nel concorso musicale internazionale Sendai 2001 in Giappone; Miglior premio per le prestazioni nel 2001 Shanghai International Festival, e il secondo premio nel 2000 Lipinsky e Wieniawsky International Violin Competition in Polonia. Nel novembre 2007 ha ricevuto il primo Genio Creativo Award di Montegrappa, un premio internazionale annuale per giovani talenti che rappresentano creatività e innovazione in diversi campi dell’arte e di diversi paesi. Mengla Huang è sotto contratto come artista discografico per Universal Music. Il 2005 ha visto il suo album di debutto “Violin Showpieces” sotto l’etichetta Deutsche Grammophon. Un secondo album recital per DG, contenente una raccolta di opere scritte da violinisti e compositori dal titolo “Violinissimo”, è stato pubblicato nel 2008.

Il repertorio violinistico pre-paganiniano vanta pochi titoli assurti alla celebrità assoluta; se le Sonate e Partite di Bach, bagaglio necessario di ogni interprete, dovettero attendere due secoli per ottenere riconoscimento universale, le Quattro Stagioni di Vivaldi possono annoverarsi senz’altro tra tali precedenti. Sonetti illustrativi, a quanto pare opera dello stesso Vivaldi, descrivono a parole quanto la musica esprime attraverso onomatopee, effetti imitativi e sonorità tratte dal linguaggio della natura. A tutt’oggi le Quattro Stagioni sono uno dei brani per violino più eseguiti e conosciuti, oltre a costituire il più celebre tra gli antichi esempi di musica “a programma”. Tale linguaggio ebbe certamente forte influenza su molti compositori successivi, da Paganini, di cui si tramandano le imitazioni di versi di uccelli ed altri animali mirabilmente ottenuti sul violino, a Beethoven nella Sinfonia Pastorale, fino a Ravel (Daphnis et Cloè) fino ad autori contemporanei. Piazzolla, il maestro argentino del Tango artistico, con formazione anche classica – fu studente della celeberrima didatta Nadia Boulanger a Parigi – realizza un ciclo per violino e orchestra d’archi ispirato alle stagioni dell’anno. Non una rivisitazione, ma un lavoro autonomo concepito sul medesimo argomento; i brani furono concepiti separatamente, ma la composizione dei quattro pezzi uniti ha raggiunto immediatamente ampia celebrità, e fu presto accoppiata in concerto all’omonimo brano di Vivaldi, dal quale riprende alcuni spunti (ma capovolgendo l’ordine delle stagioni, secondo il procedere delle stagioni nell’emisfero meridionale). Questa sera ne ascoltiamo l’interpretazione del violinista cinese Mengla Huang, in veste di direttore e solista, accompagnato dall’Orchestra sinfonica del Teatro Carlo Felice.
M. A. Trenti